Nel 2015, quanto TFY organizzò per la prima volta il Salone del Cavallo Americano a CremonaFiere puntando molte carte anche sulla sezione dedicata al ballo country e allestendo la pista in legno più grande d’Europa, Antonella Manfredi, un’insegnante di ballo cremonese, propose alla responsabile dance&music Isabella Ghinolfi di aprire il Salone al venerdì mattina con un evento del tutto nuovo: un’ora di ballo e animazione a stelle e strisce tutta dedicata ai diversamente abili. Qualcosa di inedito e quasi inconcepibile, se pensiamo alla coniugazione “disabilità-ballo”. Soprattutto perché l’idea era quella di non limitare l’invito a ragazzi senza difficoltà motorie, ma di accoglierli e coinvolgerli tutti. Proprio tutti: compresi quelli costretti su una carrozzina.
Ricorda Antonella: «Avevo sempre sognato di insegnare country dance a persone diversamente abili, e TFY ha permesso che questo si concretizzasse. Anno dopo anno, alle 11 di ogni venerdì del Salone del Cavallo Americano siamo sempre stati noi a inaugurare la pista! Ho iniziato proponendo questa nuova esperienza ai ragazzi dei centri diurni cremonesi, e in principio non è stato per niente facile: accostare il ballare alla loro situazione quotidiana non era certamente un fatto immediato. Il primo anno sono venuti in 40… Il divertimento, l’emozione di vivere qualcosa di così diverso dal solito tutti insieme, la musica coinvolgente e il passaparola hanno fatto il resto».
E così l’evento è cresciuto costantemente fino ai 150 ragazzi speciali approdati in pista per la scorsa edizione (insieme a 50 accompagnatori), e agli oltre 200 attesi da tutta la Lombardia per maggio 2024: «Ormai aspettano il Salone da un anno con l’altro come un appuntamento imperdibile. TFY ci mette il cuore», dice Antonella, «è l’unico ente organizzatore in Italia che faccia una cosa simile. Naturalmente tutti, diversamente abili e accompagnatori, entrano gratis. E questi ragazzi sono così grati dell’opportunità che ricevono… In quell’ora danno veramente l’anima».
Un’ora che è tutta dedicata a loro, in modo che possano goderne appieno: «Prima facciamo “il trenino” lungo tutto il padiglione, così i nostri ballerini provetti entrano in contatto e vengono salutati anche dagli espositori e dal pubblico», spiega Antonella. «Poi alcune coreografie di line dance guidate molto semplici. Infine, musica a palla e libera espressione per ognuno di loro». Ed è lì che il tutto si fa davvero emozionante… «Non è descrivibile… Bisogna esserci. Chi si abbraccia, chi vuole ballare con i maestri e li coinvolge in una serie di allegri giri di pista… Facce sorridenti ovunque e un’energia incredibile. Persino chi è in sedia a rotelle viene trascinato dagli altri in piroette a ritmo country. Del resto la musica, lo sappiamo bene, è uno dei collanti sociali più efficienti che si conoscano».